Una casa “automatizzata” offre, come si sa, una serie di “comfort” ai quali è davvero difficile rinunciare. È risaputo che è preferibile installare l’impianto domotico quando la casa è in fase di costruzione; ma come rispondere a quanti possiedono un impianto tradizionale e vorrebbero poter usufruire dell’automazione? Le differenze fisiche e del livello di cablaggio fra l’ impianto domotico e quello tradizionale rendono impossibile una conversione fra essi pertanto non è ipotizzabile una sorta di “adeguamento” tra i due sistemi. È invece possibile per automatizzare una specifica funzione della nostra casa utilizzare i dispositivi stand-alone.
I dispositivi stand-alone
Se possediamo un impianto tradizionale, possiamo, anche se con livelli di sicurezza e prestazioni inferiori rispetto a quelle offerte da impianto domotico, rendere più “intelligenti” le nostre case grazie ad una variegata tipologia di dispositivi, definiti stand-alone che possono automatizzare alcuni sistemi, indipendentemente dagli impianti in dotazione. L’etimologia del termine: stare (to stand) -solo (alone), ci fa già comprendere che la peculiarità di questi dispositivi è quella di funzionare autonomamente, senza bisogno di essere collegati a nessun’altra macchina. La loro diffusione sul mercato dei dispositivi stand-alone si arricchisce ogni giorno di importanti novità che si riferiscono al settore della sicurezza, dell’intrattenimento e della funzionalità.