Robotica: cosa stiamo diventando ?

Secondo Ray Kurzweil, direttore del reparto di ingegneria di Alphabet, entro il 2029 le macchine saranno più intelligenti degli esseri umani. Bank of America ha calcolato che l’aumento dell’intelligenza artificiale determinerà una riduzione dei costi e nuove forme di crescita per un valore che oscillerebbe fra i 14 ed i 33 miliardi di euro ogni anno, in quello che viene definito un Creative Destruction Impact (nuove invenzioni distruggono ciò che è venuto prima) e che rappresenterebbe soltanto la punta dell’iceberg. Una minaccia? Stiamo subendo una trasformazione talmente veloce che mette addosso sogni e paure  incalcolabili che non si riescono a capire specialmente per noi, generazione millenial.  Cosa siamo? O meglio che cosa stiamo diventando? Nell’ultimo decennio non c’è ambito che non sia stato attraversato dallo sviluppo esponenziale dell’intelligenza artificiale.

Intelligenza artificiale
Le due menti a confronto – Fonte: Pixabay

Dove stiamo arrivando? Tutto questo cambiamento inciderà sul nostro modo di pensare, agire, vivere, lavorare, amare? Queste stesse domande se le sarà poste anche chi ha vissuto durante l’era della rivoluzione industriale. Chi ha ascoltato la prima trasmissione alla radio. Chi ha visto il primo sbarco sulla luna. Chi ha mandato la prima email o chi, semplicemente, come me, lavora quotidianamente con uno smartphone e un computer. Domande che hanno una sola e semplice risposta: L’evoluzione non si può fermare. Tuttavia, anche con tutte le rassicurazioni, e non sapendo di preciso dove si arrivi, restano numerosi interrogativi.  Il primo è più che altro una paura, quella di farsi dominare da strumenti dotati di intelligenza artificiale. La nostra intelligenza biologica riuscirà a non essere dominata? I robot resteranno delle macchine parlanti o saranno altro? In questo momento storico, la robotica è uno strumento di notevole importanza. In ogni campo se ne fa uso.

Sistema Chirurgico Da Vinci
Esempio di robotica applicata alla medicina – Fonte: Wikipedia

Per quanto riguarda il lavoro, il problema si è già posto, e il capitalismo l’ha sempre risolto con la tecnologia nel ruolo di ciò che crea – piuttosto che distruggere – posti di lavoro. Secondo alcuni sondaggi entro i prossimi 50 anni gran parte delle occupazioni attualmente svolte da esseri umani finiranno per essere assegnate a computer e intelligenze artificiali. Ma è facile ribattere che se una tecnologia ha creato posti di lavoro in passato, non è detto che la prossima debba fare altrettanto.

Robot Industriale
Esempio di Robot Industriale- Fonte: Flickr

Ed ecco allora sorgere un importante imperativo morale, assente nelle prospettive deterministe: se siamo noi a dover dare forma al nostro futuro, non possiamo che farlo nell’ottica della responsabilità personale, e dunque «da un punto di vista etico». Toc toc. Il futuro sta bussando alla porta. Siete pronti?

Marco Cincotti