Secondo Ray Kurzweil, direttore del reparto di ingegneria di Alphabet, entro il 2029 le macchine saranno più intelligenti degli esseri umani. Bank of America ha calcolato che l’aumento dell’intelligenza artificiale determinerà una riduzione dei costi e nuove forme di crescita per un valore che oscillerebbe fra i 14 ed i 33 miliardi di euro ogni anno, in quello che viene definito un Creative Destruction Impact (nuove invenzioni distruggono ciò che è venuto prima) e che rappresenterebbe soltanto la punta dell’iceberg. Una minaccia? Stiamo subendo una trasformazione talmente veloce che mette addosso sogni e paure incalcolabili che non si riescono a capire specialmente per noi, generazione millenial. Cosa siamo? O meglio che cosa stiamo diventando? Nell’ultimo decennio non c’è ambito che non sia stato attraversato dallo sviluppo esponenziale dell’intelligenza artificiale.
Dove stiamo arrivando? Tutto questo cambiamento inciderà sul nostro modo di pensare, agire, vivere, lavorare, amare?